Comunicato stampa
Spesa totale per le famiglie: + 0,7% gas + 0,3% elettricità + 1,6%
Milano, 29 settembre 2006
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha provveduto all'aggiornamento
periodico delle tariffe per il trimestre ottobre - dicembre 2006. I
provvedimenti determinano, per le famiglie, aumenti tariffari dello 0,3% per il
gas e dell'1,6% per l'elettricità. L'aumento su base annua della spesa media
complessiva delle famiglie per il gas e l'elettricità, rispetto al precedente
aggiornamento tariffario, risulterà pari a 9,86 euro (+ 0,7%).
Nel trimestre luglio-settembre la volatilità del prezzo del petrolio, che
influenza le tariffe dei servizi energetici, è stata particolarmente accentuata:
dopo aver raggiunto (8 agosto 2006) il nuovo massimo storico di 78,69 dollari al
barile (Brent dated), le quotazioni sui mercati internazionali sono
progressivamente diminuite fino a raggiungere, alla fine di settembre, livelli
intorno ai 60 dollari al barile. Conseguentemente, sebbene alcune delle voci che
compongono le tariffe risentano dei significativi aumenti dei prezzi dei
combustibili registrati nei mesi precedenti, l'impatto complessivo sulle tariffe
è attenuato da previsioni in calo degli stessi prezzi per il quarto trimestre,
rispetto alla media del trimestre precedente.
GAS
Dopo cinque trimestri consecutivi, la componente materia prima della tariffa
del gas naturale non aumenta, in quanto i costi correlati ai più recenti
andamenti del mercato degli idrocarburi hanno registrato variazioni al di sotto
della soglia d'invarianza oltre la quale scattano gli aumenti.
La variazione tariffaria deriva invece da due componenti: un lieve aumento della
componente di trasporto, che è stata aggiornata per l'intero anno termico
01/10/06-30/09/07, e una riduzione di minore portata della componente di
distribuzione, dovuta alla progressiva eliminazione di alcuni meccanismi di
perequazione. E' stato infine mantenuto il parziale conguaglio a favore dei
consumatori in base alla delibera 248/04, per le maggiori somme fatturate nel
2005 dai venditori.
L'aumento complessivo, a partire dal 1° ottobre 2006, risulta di 0,24
centesimi di euro/mc; pari allo 0,3% per il settore domestico ed in media
nazionale (incluse le imposte) rispetto al trimestre in corso.
Ciò comporta per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno) una
maggiore spesa annuale di 3,38 euro. Il prezzo finale per chi utilizza meno di
200 mila metri cubi all'anno, definito dall'Autorità e che deve essere
obbligatoriamente offerto dai venditori accanto a loro eventuali diverse
proposte, è pari a 69,56 centesimi di euro/mc, ed è composto dalle seguenti voci
di costo:
- distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,43 centesimi di euro/mc (pari al 10,7% del totale)
- trasporto nazionale 3,34 centesimi di euro/mc (pari al 4,8% del totale)
- stoccaggio 0,98 centesimi di euro/mc (pari all' 1,4% del totale)
- commercializzazione all'ingrosso 3,58 centesimi di euro/mc (pari al 5,2% del totale)
- commercializzazione al dettaglio 2,39 centesimi di euro/mc (pari al 3,4% del totale)
- materia prima 23,30 centesimi di euro/mc (pari al 33,5% del totale)
- imposte 28,54 centesimi di euro/mc (pari al 41,0% del totale).
ELETTRICITA'
Nel definire trimestralmente la tariffa dei clienti del mercato "vincolato”,
l'Autorità si basa:
- sui costi d'acquisto dell'energia elettrica sostenuti dall'Acquirente Unico, che opera per conto delle famiglie e dei clienti di minori dimensioni;
- sui costi del trasporto, che vengono fissati annualmente imponendo alle imprese recuperi obbligatori della produttività;
- sul recupero a consuntivo dello scostamento tra le previsioni e i costi effettivi d'acquisto del periodo precedente;
- sulle esigenze di copertura degli oneri generali di sistema (promozione delle fonti rinnovabili e assimilate, ricerca, "stranded costs”, attività nucleari residue, ecc.).
Per il prossimo trimestre due sono le voci che condizionano, in aumento, la
tariffa elettrica, entrambe legate alle dinamiche crescenti del costo dei
combustibili nei mesi precedenti: l'esigenza di recuperare lo scostamento tra le
previsioni e i costi effettivi d'acquisto, e l'esigenza di copertura degli oneri
generali previsti per la promozione delle fonti rinnovabili e assimilate (CIP6).
Con riferimento a quest'ultima voce, va sottolineato come i meccanismi di
aggiornamento delle incentivazioni presentino dinamiche più accentuate rispetto
alla crescita media dei costi sostenuti per la produzione di energia elettrica
da fonti convenzionali, che, invece, dovrebbe costituire il riferimento naturale
per un riconoscimento basato sui "costi evitati”, soprattutto di combustibile.
L'Autorità ha avviato un procedimento per eliminare tali distorsioni, ma i
provvedimenti relativi potranno esplicare i propri effetti non prima del
prossimo anno.
Dal 1° ottobre 2006, rispetto al trimestre in corso, per il settore domestico
(con riferimento ad una tipica famiglia con una potenza impegnata di 3 Kw e
consumi di 225 kWh mensili) l'aumento della tariffa elettrica, al lordo delle
imposte, è pari a 0,25 centesimi di euro per kWh, equivalente al 1,6%. La
tariffa in vigore il prossimo trimestre per la medesima famiglia tipo, sarà pari
a 15,60 centesimi di euro per kWh, sempre al lordo delle imposte, e determinerà
una maggiore spesa di 6,48 euro all'anno.
L'aumento in media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 0,22 centesimi di
euro per kWh (aumento del 1,7%). In media nazionale la tariffa del mercato
vincolato, al netto delle imposte, è pari a 13,40 centesimi di euro per kWh, ed
è composta dalle seguenti voci di costo:
- trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,33 centesimi di euro per kWh (pari al 17,4% del totale)
- produzione, dispacciamento e vendita ai soli clienti del vincolato (compresi i relativi costi di perequazione) 9,45 centesimi di euro per kWh (pari al 70,5% del totale)
- componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, e disponibilità impianti) 0,16 centesimi di euro per kWh (pari all'1,2% del totale)
- oneri di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, "stranded costs”, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,46 centesimi di euro per kWh (pari al 10,9% del totale).