Comunicato stampa
Firmato ad Atene un Protocollo per il gasdotto Poseidon
Alla cerimonia anche i due Presidenti delle Autorità per l'energia greca e italiana
Milano, 31 gennaio 2007
Il Ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani
e il Ministro greco dello Sviluppo Dimitris Sioufas hanno sottoscritto, alla
presenza del Presidente dell'Autorità italiana, Alessandro Ortis, e del
Presidente dell'Autorità greca, Michael Caramanis, un Protocollo finalizzato
alla realizzazione e allo sviluppo del gasdotto Poseidon.
Il Poseidon è il gasdotto sottomarino, parte del sistema "IGI” (Interconnector
Grecia-Italia) di interconnessione tra i sistemi del gas italiano e greco, che,
attraverso la rete turca (progetto ITG- Interconnector Turchia-Grecia),
consentirà l'importazione iniziale in Italia di 8 miliardi di metri cubi annui
di gas naturale provenienti dall'area del Mar Caspio e dal Medio Oriente. Il
progetto è di Edison e della compagnia greca Depa, che costituiranno una società
ad hoc per la gestione del gasdotto Poseidon. Il completamento dei lavori è
atteso per il 2012.
Contestualmente alla sottoscrizione del Protocollo è prevista la costituzione
del "Comitato di Coordinamento” dell'IGI che, per l'Italia, vede la
partecipazione del Presidente dell'Autorità italiana e del Vice-Direttore della
Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie e, per la Grecia, del Presidente
dell'Autorità greca e del Segretario Generale del Ministero dello Sviluppo.
Il Comitato avrà il compito di verificare e promuovere il sollecito sviluppo del
progetto IGI, nonché il rispetto delle scadenze temporali previste.
L'Autorità guarda con particolare interesse alla realizzazione del nuovo
gasdotto perché consentirà l'attivazione di una nuova via di approvvigionamento,
capace di contribuire alla sicurezza del sistema, alla diversificazione delle
fonti per l'importazione, nonché allo sviluppo della concorrenza sul mercato
nazionale a vantaggio degli utenti.
Il progetto IGI rientra, fra l'altro, tra le infrastrutture che mirano a
realizzare il cosiddetto "Quarto Corridoio” di approvvigionamento per l'Europa,
dalle aree del Caspio e Medio Oriente e, per la sua valenza strategica, è stato
inserito dall'UE tra i "progetti prioritari” di sviluppo per il sistema europeo
a partire dal 2003.
Attraverso la Turchia infatti si possono raggiungere le ricche produzioni di
Paesi quali Azerbaijan, Iran, Iraq, Turkmenistan e Russia (quest'ultima
attraverso il Blue Stream), attualmente non ancora collegate al sistema Europeo
(basti pensare che Iran, Azerbaijan, Iraq e Turkmenistan dispongono di circa il
20% delle riserve mondiali di gas naturale).