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Comunicato stampa

Elettricità: approvato lo schema per il mercato della capacità

Dal 2017 un’assicurazione per la sicurezza e contro il rischio-prezzi

Milano, 10 settembre 2013

L'Autorità per l'energia ha approvato lo schema di disciplina per far nascere un mercato della capacità che garantisca una disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica nel lungo periodo in modo da far fronte all'evoluzione dei consumi, evitando criticità in termini di sicurezza e 'assicurando' i clienti finali dal rischio-prezzi. Tenuto conto dell'attuale situazione di eccesso di capacità produttiva, i criteri definiti dall'Autorità prevedono che questa 'polizza' venga applicata non prima del 2017 e solo per la quantità veramente necessaria. Quindi, fino ad allora, ai produttori di energia elettrica non sarà riconosciuto alcun corrispettivo.

Alla scadenza prevista, quando il  mercato della capacità sarà avviato, i produttori dovranno garantire una disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica tale da tutelare il sistema dal rischio di deficit di generazione o di situazioni critiche. I quantitativi di capacità da rendere disponibili saranno determinati dal gestore della rete in base ai consumi attesi ed alle esigenze di riserva, tenendo conto anche degli effetti delle misure di efficienza energetica e della produzione da fonti rinnovabili. Fra i benefici attesi a favore dei consumatori vi è, inoltre, il superamento dei costi dell'attuale meccanismo di capacity payment.
Il nuovo segmento di mercato - di cui si avverte maggiormente la necessità nei sistemi caratterizzati da forte presenza di fonti rinnovabili intermittenti -  andrà ad affiancare il complesso dei mercati dell'energia elettrica (spot, termine e dispacciamento) presenti a livello nazionale da quasi 10 anni, collocando l'Italia all'avanguardia in Europa rispetto a strumenti non distorsivi e che possono trainare l'avvio dell'Internal Energy Market europeo.
L'approvazione di questo provvedimento segna il completamento degli interventi di competenza dell'Autorità per l'avvio di un mercato della capacità produttiva:  lo schema di disciplina dovrà ora essere trasmesso entro il 20 settembre dal  gestore della rete nazionale al Ministro dello Sviluppo economico per l'approvazione finale.

Il provvedimento nel dettaglio

Nello specifico, la delibera 375/2013/R/eel dà il via libera alle proposte di Terna - integrate e modificate in modo da accogliere tutte le richieste dell'Autorità[1] - ritenendole conformi ai criteri-guida per l'istituzione del mercato della capacità fissati dallo stesso regolatore con la delibera ARG/elt 98/11.

Per garantire un livello ottimale di adeguatezza della capacità il gestore di rete dovrà organizzare per ciascuna Area di rete rilevante apposite aste di approvvigionamento, a partecipazione volontaria, per la negoziazione di opzioni su capacità produttiva reale, i cosiddetti contratti standard.
Per ciascun MW di capacità impegnata, gli operatori riceveranno un premio annuo (in euro per megawatt), ma dovranno versare a Terna le eventuali differenze positive fra il prezzo dell'energia elettrica venduta sui mercati a pronti e dei servizi (il prezzo di riferimento) e il prezzo di esercizio previsti dal contratto; queste differenze andranno a 'sconto' delle bollette elettriche dei consumatori, realizzando così la protezione della "polizza assicurativa".
La capacità è approvvigionata con quattro anni di anticipo rispetto all'inizio del periodo di consegna, che sarà triennale; questo anticipo è funzionale ad assicurare la massima concorrenza e contendibilità del mercato potendo partecipare efficacemente al mercato della capacità anche impianti ancora da realizzare.


[1] L'Autorità ha richiesto modifiche per soddisfare diverse esigenze quali: definire il valore massimo del premio riconoscibile per la capacità nuova;  ridurre gli oneri finanziari per gli operatori e mitigare la potenziale penalizzazione della capacità nuova rispetto a quella esistente nei primi due anni di consegna; rinviare la partecipazione delle unità di taglia minore o uguale a 10 MVA a valle della revisione della disciplina del servizio di dispacciamento; dare a Terna l'incarico di esplorare con gestori di rete europei che ne facessero espressa richiesta le eventuali modalità di partecipazione al mercato della capacità italiano.