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Comunicato stampa

L'Autorità abolisce un sovrapprezzo in vigore dal 1991 e adegua la tariffa elettrica all'andamento dei prezzi dei combustibili con un aumento medio del 1%

Milano, 23 dicembre 1997

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha abolito un'aliquota straordinaria introdotta nel 1991 sui consumi di energia elettrica che veniva a termine con il 1997. La maggiorazione forniva un gettito aggiuntivo allo Stato di 400 miliardi 1'anno, e nel 1977 ha determinato una maggiore spesa media di 1,8 lire per kWh consumato.

Nella riunione odierna l'Autorità ha anche adeguato la tariffa elettrica ai maggiori costi determinati dall'aumento dei prezzi internazionali dei combustibili, aumentandola mediamente del 2,1% per il bimestre gennaio febbraio 1998. L'aumento o la riduzione bimestrale della tariffa è richiesta in presenza di una variazione, rispetto al periodo precedente, superiore del 2% del prezzo medio

internazionale di un paniere di combustibili utilizzati nelle centrali italiane.

Per effetto dei due provvedimenti risulta un aumento medio della spesa per l'elettricità, comprese le imposte, del 1%, con conseguenze diverse secondo le fasce di utenza. Con una potenza di 3 kW, la famiglia residente che consuma 150 kWh mensili ha una minore spesa di 50 lire al mese (in questa fascia l'effetto dell'abolizione dell'aliquota pesa di più dell'aumento tariffario); la famiglia

che consuma 220 kWh, e che rappresenta la grande maggioranza delle famiglie italiane, ha un aumento di 300 lire al mese; la famiglia che consuma 300 kWh ha un aumento di 1.150 lire al mese.

L'attuale è il terzo adeguamento automatico bimestrale della tariffa elettrica in attuazione del sistema di calcolo dei costi di combustibile riconosciuti ai produttori di energia elettrica in vigore dallo scorso 1 luglio. In precedenza tali costi erano riconosciuti integralmente a posteriori, quindi senza nessuno stimolo all'economicità di gestione, mentre adesso il contributo ai costi di

energia è calcolato sulla media dei prezzi relativi ai quattro mesi antecedenti l'ultimo mese prima dell'aggiornamento. Per il prossimo bimestre, tale valore, relativo ai prezzi dei mesi agosto, settembre, ottobre e novembre, è risultato superiore del 5,6% rispetto a quello del bimestre novembre dicembre 1997, calcolato sui mesi giugno, luglio, agosto e settembre.

L'aumento è conseguenza di un leggero deprezzamento della lira e di un incisivo aumento dei prezzi dei combustibili. Nei mesi di riferimento, infatti, la lira si è leggermente deprezzata nei confronti del dollaro, moneta utilizzata per gli acquisti dei combustibili, e sono aumentati i prezzi internazionali in dollari dell'olio combustibile e del gas naturale. Analogamente al bimestre

precedente, si registra un effetto negativo stagionale, dovuto alla minore disponibilità invernale della fonte idroelettrica, che determina un maggiore utilizzo delle fonti termiche e quindi dei consumi di combustibili importati. Negli ultimi mesi del 1997 i prezzi internazionali dei combustibili hanno iniziato a scendere, e ciò lascia prevedere un andamento più favorevole per i prossimi

aggiornamenti bimestrali della tariffa.