Comunicato stampa
Ridotto da 5.000 a 3.800 miliardi il disavanzo dell'onere termico con l'aggiornamento della tariffa elettrica per marzo e aprile 1998
Milano, 24 febbraio 1998
La tendenza alla riduzione dei prezzi dei
combustibili sul mercato internazionale sta determinando una forte accelerazione
nel ripianamento del disavanzo del conto per l'onere termico, che a luglio 1997
ammontava a circa 5000 miliardi. Entro aprile il debito si sarà ridotto a circa
3.800 miliardi di lire e il ripianamento potrà concludersi già a fine del
prossimo anno, anzichè a fine 2000 come precedentemente stimato.
Come previsto dal nuovo sistema di calcolo
della tariffa elettrica, l'aggiornamento in diminuzione non comporta variazioni
per i consumatori, e il risparmio dovuto al calo dei prezzi viene impiegato per
il ripianamento del conto per l'onere termico. Si tratta di un
"debito", accumulatosi verso l'Enel e le aziende municipalizzate, per
rimborsi di costi di combustibile non corrisposti nel periodo dal 1994 a tutto
il primo semestre 1997. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas decise a
giugno 1997 che il ripianamento si concludesse nel tempo più breve possibile.
L'accelerazione del ripianamento deriva
dall'aggiornamento della tariffa elettrica per i mesi di marzo e aprile 1998
calcolato dall'Autorità, in base al valore del nuovo paniere di combustibili
utilizzato per il rimborso dei costi di approvvigionamento ai produttori di
elettricità. Le tariffe dell'elettricità vengono aggiornate automaticamente in
presenza di variazioni, in aumento o diminuzione, superiori al 2% rispetto al
valore del paniere per il bimestre precedente.
Il paniere si basa sulle quotazioni
internazionali dei principali combustibili (petrolio, gas e carbone) impiegati
nelle centrali elettriche italiane, nei quattro mesi antecedenti l'ultimo mese
prima dell'aggiornamento tariffario. Per il prossimo bimestre il valore del
paniere, calcolato sulla base dei prezzi dei mesi di ottobre, novembre, dicembre
1997 e gennaio 1998, è risultato inferiore del 3,46% rispetto a quello
calcolato per il bimestre gennaio-febbraio 1998.
La diminuzione è dovuta in particolare
all'andamento calante dei prezzi internazionali del petrolio e del gas naturale,
a partire dallo scorso mese di novembre, con un andamento costante dei prezzi
del carbone. L'effetto positivo è stato in parte mitigato dal deprezzamento
della lira nei confronti del dollaro, moneta utilizzata per gli acquisti dei
combustibili.
Per i mesi di marzo e aprile, la parte
di tariffa destinata alla copertura dei contributi al cosiddetto costo energia
(parte B della tariffa) è stata quindi ridotta mediamente di 1,6 lire per kWh,
e la quota della tariffa destinata al ripianamento dell'onere termico (parte A
della tariffa), fissata dal primo settembre 1997 in 6,1 lire per kWh, diventa
ora di 7,7 lire, corrispondenti ad oltre 1.600 miliardi su base annua.