Comunicato stampa
Senza variazioni per l'utenza finale la tariffa per maggio e giugno. Accelera ancora la riduzione del disavanzo dell'onere termico
Milano, 28 aprile 1998
La forte riduzione dei prezzi dei combustibili
sul mercato internazionale ha determinato un'ulteriore accelerazione nel
ripianamento del disavanzo del conto per l'onere termico, che a dicembre 1997
ammontava a circa 3500 miliardi. Entro giugno 1998 il debito si sarà ridotto a
1785 miliardi di lire e il ripianamento potrà concludersi già entro i primi
mesi del prossimo anno, anzichè nel 2000 come precedentemente stimato.
Come previsto dal nuovo sistema di calcolo
della tariffa elettrica, l'aggiornamento in diminuzione non comporta variazioni
per i consumatori, e il risparmio dovuto al calo dei prezzi dei combustibili
viene impiegato per il ripianamento del conto per l'onere termico. Si tratta di
un "debito", accumulatosi verso l'Enel e le aziende municipalizzate,
per rimborsi di costi di combustibile non corrisposti nel periodo dal 1994 a
tutto il primo semestre 1997. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas
decise a giugno 1997 che il ripianamento si concludesse nel tempo più breve
possibile.
L'accelerazione del ripianamento deriva
dall'aggiornamento della tariffa elettrica per i mesi di maggio e giugno 1998
calcolato in base al valore del nuovo paniere di combustibili utilizzato per il
rimborso dei costi di approvvigionamento ai produttori di elettricità. Le
tariffe dell'elettricità vengono aggiornate automaticamente in presenza di
variazioni, in aumento o diminuzione, superiori al 2% rispetto al valore del
paniere per il bimestre precedente.
Il paniere si basa sulle quotazioni
internazionali dei principali combustibili (petrolio, gas e carbone) impiegati
nelle centrali elettriche italiane, nei quattro mesi antecedenti l'ultimo mese
prima dell'aggiornamento tariffario. Per il prossimo bimestre il valore del
paniere, calcolato sulla base dei prezzi dei mesi di dicembre 1997 e gennaio,
febbraio e marzo 1998, è risultato inferiore dell'11,9% rispetto a quello
calcolato per il bimestre marzo-aprile 1998.
La diminuzione è dovuta in particolare
all'andamento calante dei prezzi internazionali del petrolio e del gas naturale,
accentuatosi nei primi mesi del 1998, con un andamento costante dei prezzi del
carbone. L'effetto positivo è stato in parte mitigato dal deprezzamento della
lira nei confronti del dollaro, moneta utilizzata per gli acquisti dei
combustibili.
Per i mesi di marzo e aprile, la parte
di tariffa destinata alla copertura dei contributi al cosiddetto costo energia
(parte B della tariffa) è stata quindi ridotta mediamente di 9,4 lire per kWh,
e la quota della tariffa destinata al ripianamento dell'onere termico (parte A
della tariffa), fissata dal primo marzo 1998 in 7,6 lire per kWh, diventa ora di
17,0 lire, corrispondenti ad oltre 3.700 miliardi su base annua.