Comunicato stampa
Aggiornamento degli incentivi Cip 6/92. Diffuso il documento per la consultazione
Milano, 5 febbraio 1999
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha avviato oggi la diffusione di
un documento per la consultazione (disponibile su Internet:
www.autorita.energia.it) che illustra alcune ipotesi per l'aggiornamento dei
prezzi di cessione e dei contributi previsti dal provvedimento del Comitato
interministeriale dei prezzi 29 aprile 1992, n. 6.
Come di consueto, l'Autorità prenderà le proprie decisioni solo al termine
del processo di consultazione con tutti i soggetti interessati (associazioni dei
consumatori, associazioni ambientaliste, sindacati, associazioni di imprese,
principali produttori ed Enel). L'Autorità è impegnata a formalizzare le
proprie decisioni finali nel più breve tempo possibile per dare certezza agli
operatori del settore.
Obiettivo del documento è di giungere, dopo adeguata discussione, alla
definizione di un sistema di aggiornamento più coerente con le mutate
condizioni economiche e tecnologiche del settore elettrico. Trattandosi di
fissare criteri e metodi di calcolo, che potranno subire variazioni nel corso
del processo di formazione del provvedimento, il documento per la consultazione
non contiene indicazioni quantitative sulle conseguenze tariffarie delle ipotesi
in esso formulate.
Le proposte di aggiornamento non comportano alcuna modifica della struttura
del provvedimento CIP 6/92, limitandosi a dare attuazione, nel rispetto di
quanto disposto dalla legge 481/95, ad una previsione di aggiornamento
espressamente contenuta nella legge 9/91 e richiamata nello stesso provvedimento
CIP 6/92, dove è disposto che i prezzi ed i contributi siano aggiornati, con
cadenza almeno biennale, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica.
L'aggiornamento riguarderà gli impianti già in esercizio e quelli che
ancora dovranno entrare in funzione per complessivi 13.800 MW circa che
rappresentano, se venissero tutti realizzati, una quota attorno al 20% della
potenza totale oggi installata in Italia.
Si tratta di impianti di produttori terzi per circa 9.000 MW, con contratti
di cessione destinata all'Enel; della stessa Enel per circa 4.000 MW; di imprese
elettriche degli enti locali per circa 800 MW. I prezzi di cessione ed i
contributi riconosciuti agli operatori si basano su quattro componenti: costo
evitato di impianto, costo evitato di esercizio e manutenzione, costo evitato di
combustibile e un incentivo correlato ai maggiori costi di investimento delle
fonti rinnovabili, cui furono "assimilati" anche gli impianti di
cogenerazione in virtù degli elevati rendimenti energetici.
I nuovi meccanismi di aggiornamento proposti dall'Autorità completerebbero
quello già in vigore, il quale, non tenendo conto dell'evoluzione tecnologica
che ha interessato il settore della generazione elettrica dal 1992 ad oggi, ha
comportato un eccessivo incremento dell'onere a carico degli utenti del servizio
elettrico. Le risorse destinate al CIP 6/92 ammontano oggi a circa 2.500
miliardi di lire/anno (pagati in tariffa dagli utenti con una quota pari a 11,2
lire/kWh) che cresceranno considerevolmente: stime di massima dell'Autorità
valutano che l'esborso dovrebbe superare i 4.000 miliardi di lire nel 2001
(17-18 lire/kWh per l'utenza) a seguito della progressiva entrata in funzione
dei nuovi impianti programmati. L'intervento dell'Autorità determinerà un
minore esborso a carico dei consumatori, nel rispetto degli equilibri
economici-finanziari delle imprese, favorendo comunque il completamento delle
iniziative previste che permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati a
livello nazionale per rispettare il protocollo di Kyoto.
A seguito dell'innovazione tecnologica, il costo di investimento
dell'impianto a ciclo combinato gas-vapore preso a riferimento dal CIP nel 1992
si è ridotto, mentre il valore corrente utilizzato per la definizione dei
prezzi (e come tale rimborsato agli operatori) è lievitato da 1.400.000 lire/kW
a circa 1.800.000 lire/kW, a seguito dei suoi aggiornamenti in funzione
dell'indice Istat dei prezzi al consumo.
Nello stesso tempo, il rendimento energetico degli attuali impianti a ciclo
combinato ha portato ad una riduzione dei consumi specifici che tuttavia, a
seguito degli aggiornamenti del costo evitato di combustibile in funzione
dell'andamento del prezzo medio del gas naturale previsto dal contratto
Snam/Unapace, non si è tradotta in una riduzione dell'onere a carico dei
consumatori bensì in un aumento (dalle 37 lire/kWh rimborsate nel 1992 alle
58,4 lire/kWh attuali).
Infine, le tecnologie "assimilate" ed anche alcune rinnovabili,
come l'eolico, hanno raggiunto un maggior livello di competitività tanto da
presentare costi del kWh confrontabili con quello ottenuto dalle fonti
convenzionali. Le proposte dell'Autorità tengono peraltro conto del fatto che
invece altre tecnologie, come il fotovoltaico, presentano ancora costi tali da
suggerire un aumento della loro incentivazione.
In base a tali considerazioni, l'Autorità propone di aggiornare, a partire
dal 1999, le quattro componenti che determinano i prezzi e i contributi,
prendendo a riferimento un costo evitato medio di un ipotetico programma di
investimenti in cicli combinati per il periodo 1992-1999.