Comunicato stampa
Indagine annuale sulla qualità dei servizi
Milano, 29 gennaio 1999
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha illustrato
oggi alla stampa i principali risultati dell'indagine annuale sulla qualità del
servizio nei settori dell'energia elettrica e del gas relativa all'anno 1997.
L'indagine è frutto dell'attività di controllo e verifica
sul rispetto degli standard delle Carte dei servizi svolta dall' Autorità. Per
la prima volta in Italia si confrontano dati sui livelli effettivi di qualità e
sul rispetto degli standard di qualità che Enel, Italgas e le altre aziende dei
due settori hanno indicato nelle proprie Carte dei servizi, mettendo quindi a
confronto non solo le "promesse" di qualità fatte dagli esercenti ai
loro utenti, ma anche le prestazioni affettivamente realizzate nel periodo
considerato. L'Autorità ha quindi effettuato la rilevazione sui circa 800
distributori di gas e 200 distributori di energia elettrica presenti in Italia.
L'indagine dell'Autorità ha riguardato i diversi aspetti
della qualità del servizio, sia quelli più tecnici - ma più importanti -
della qualità, come il numero e la durata delle interruzioni del servizio
elettrico e le verifiche delle fughe sulle reti gas, sia gli aspetti di qualità
legati invece al rapporto commerciale, come la velocità dei tempi di
allacciamento e di attivazione o la rapidità di risposta ai reclami.
I dati complessivi dell'indagine sono in via di redazione e
saranno presentati e distribuiti a Milano l'8 febbraio in un convegno
organizzato dal Comune di Milano e da Forum P.A. sulla qualità dei servizi
pubblici.
Le interruzioni del servizio elettrico: i divari tra Nord e
Sud
Per quanto riguarda la continuità del servizio elettrico,
l'indagine ha evidenziato significativi divari di qualità del servizio tra le
diverse aree del paese e tra le diverse aziende. In particolare, il divario tra
Nord e Sud del paese in termini di frequenza e durata delle interruzioni del
servizio è ancora piuttosto forte. In media un utente Enel alimentato in bassa
tensione ha subito 4,7 interruzioni accidentali all'anno, per un totale di 219
"minuti persi", cioè più di 3 ore e mezzo come totale delle durate
di interruzione per ciascun utente in media in un anno. Dietro questi valori
medi si nascondono in effetti situazioni molto differenziate (vd grafico 1): al
Nord la media è di 2,9 interruzioni per utente all'anno (133 minuti persi per
utente), mentre al Sud la media sale a 6,2 interruzioni per utente all'anno (311
minuti persi per utente) Questi valori sono medie ponderate che tengono conto
del fatto che Enel serve sia territori urbani che rurali, ma l'analisi di
dettaglio mostra differenze rilevanti anche all'interno delle sole zone urbane
(1,6 interruzioni per utente all'anno nelle aree urbane del Nord contro 3,5
nelle aree urbane del Sud) o delle sole zone rurali (3,9 interruzioni per utente
all'anno nelle aree rurali del Nord contro 9,0 nelle aree rurali del Sud).
Le differenze di continuità del servizio tra Nord e Sud sono
così rilevanti che influenzano sensibilmente il livello di soddisfazione
globale degli utenti per il servizio elettrico. Infatti, quanto maggiori sono le
interruzioni del servizio tanto più si riduce la soddisfazione degli utenti,
che è stata oggetto di una indagine demoscopica commissionata dalla stessa
Autorità per l'energia elettrica e il gas nei primi mesi del 1998 (vd tabella
2).
I miglioramenti registrati rispetto al 1996 sono importanti
per la durata delle interruzioni, minimi invece per la loro frequenza. In altri
termini i guasti e le altre cause di interruzione (anche quelle dovute a cause
esterne, come ad esempio i danni provocati dagli scavi nei cantieri stradali
alla rete elettrica, piuttosto frequenti nelle città) vengono riparati più in
fretta, ma non sono diminuiti di numero (vd grafico 3).
Confronto tra Enel e aziende elettriche locali
L'indagine dell'Autorità mostra per la prima volta anche i
confronti tra Enel e le principali aziende elettriche locali. Delle tre grandi
città in cui il servizio elettrico è diviso tra Enel e aziende locali, il
confronto è a favore delle imprese locali a Milano e Torino, mentre a Roma è
più equilibrato. Ovviamente il confronto è effettuato solo con i dati delle
aree metropolitane servite da Enel, per tenere conto delle differenze
territoriali (vd tabella 4).
L'Autorità ha anche verificato se le aziende hanno fornito
dati misurati con gli stessi criteri, e ha concluso che è necessario fare un
passo avanti nella omogeneità delle misurazioni. A questo scopo è stato già
diffuso uno schema di provvedimento sulla misurazione delle interruzioni, che
permetterà di affinare i confronti e renderà possibile l'introduzione di
meccanismi tariffari di incentivazione al miglioramento della qualità o di
penalizzazione per chi non rispetta gli standard che saranno fissati
dall'Autorità.
La situazione nel servizio gas (ispezione delle reti
stradali)
Anche nel settore del gas la situazione della qualità è
piuttosto differenziata. Nel settore gas un gran numero di aziende (circa 800)
si dividono il mercato degli oltre 15 milioni di utenti allacciati alla rete. Le
prime 20 aziende con dimensione maggiore di 100.000 utenti servono circa il 60%
degli utenti; seguono circa 200 esercenti di dimensione compresa tra 10.000 e
100.000 utenti che servono il 30% degli utenti, e a questi si aggiungono infine
circa 600 esercenti di piccola dimensione (meno di 10.000 utenti) che servono il
10% degli utenti.
La Carta dei servizi richiede alle aziende del gas di
evidenziare un parametro connesso alla sicurezza del servizio: la percentuale di
rete stradale ispezionata ogni anno per prevenire eventuali fughe di gas. Anche
in questo caso l'indagine dell'Autorità ha evidenziato forti divari anche solo
tra i grandi esercenti (vd grafico 5). Nel complesso la percentuale complessiva
di rete ispezionata ogni anno è pari al 30% (cioè in media tutta la rete
italiana viene ispezionata una volta ogni tre anni e quattro mesi).
Gli standard della Carta dei servizi sono "prudenziali" e non migliorano nel tempo
Fino ad ora, gli standard di qualità sono stati fissati
dalle stesse aziende, in virtù dello schema della Carta dei servizi in vigore.
I dati dell'indagine dell'Autorità dimostrano che questi standard autodefiniti
sono stati sostanzialmente rispettati, ma anche che essi sono piuttosto
prudenziali a favore delle aziende e non vengono migliorati anno dopo anno.
L'Autorità definirà nel corso del 1999 standard comuni per tutte le aziende
elettriche; lo stesso intende fare anche per il settore gas.
Il sistema di rimborsi agli utenti non funziona
Una novità importante della nuova regolamentazione della
qualità che l'Autorità intende definire riguarda i rimborsi in caso di mancato
rispetto degli standard di qualità. L'Autorità deve introdurre indennizzi
automatici e obbligatori in caso di mancato rispetto dei livelli di qualità che
l'Autorità stessa definirà, attraverso un processo di consultazione di tutti i
soggetti interessati, comprese le associazioni dei consumatori.
Finora, invece, in base alla Carta dei servizi i rimborsi
sono stati in genere su richiesta degli utenti. Solo il gruppo Italgas e qualche
azienda minore hanno adottato spontaneamente rimborsi automatici in caso di
violazione degli standard per cause non imputabili all'utente o a terzi. I dati
dell'Autorità dimostrano in modo incontrovertibile che i meccanismi di rimborso
su richiesta degli utenti non funzionano. Contro un numero di utenti aventi
diritto al rimborso pari a oltre 6.000 nel settore elettrico, sono state
presentate solo 57 richieste di rimborso e ne sono state accettate 35, per un
totale di rimborsi concessi pari a poco più di un milione e mezzo di lire. Nel
settore gas, i rimborsi concessi sono stati ben di più proprio perché Italgas
ha introdotto i rimborsi automatici: dei 1065 rimborsi concessi nel settore gas,
infatti, solo 172 rimborsi sono stati concessi su richiesta degli utenti (vd
tabella 6).
Qualità del servizio e prospettive di liberalizzazione
L'Autorità considera questa rilevazione importante per due
motivi: da un lato perché è un'occasione di confronto per le aziende, e
dall'altro perché consente di apprezzare la situazione attuale in cui si
inseriranno le nuove direttive che l'Autorità per legge deve emanare sulla
qualità del servizio.
Sia il servizio elettrico che il servizio gas sono oggi alla
vigilia di grandi cambiamenti. La nuova regolazione tariffaria e la
liberalizzazione del mercato spingeranno le aziende verso una maggiore
efficienza, ma la riduzione dei costi non deve avvenire a scapito della
qualità, della continuità e della sicurezza del servizio. Il miglioramento
della qualità del servizio, l'aumento della possibilità di scelta per gli
utenti e delle garanzie a loro tutela costituiscono aspetti caratterizzanti e
irrinunciabili del cambiamento che attende i servizi pubblici.
Conclusioni
L'indagine per il 1997, sebbene più completa e ricca di dati
rispetto alla prima rilevazione effettuata per l'anno precedente, permette un
primo confronto dal quale emergono limitati miglioramenti per alcuni aspetti.
Il quadro complessivo della qualità del servizio che emerge
dall'indagine risulta complessivamente non soddisfacente soprattutto per la
permanenza di forti divari tra zone del Paese e tra gli esercenti.
Peraltro l'Autorità registra che le aziende hanno avvertito
l'importanza delle indagini sulla qualità del servizio promosse dall'Autorità.
La trasparenza della pubblicazione dei risultati si sta dimostrando uno stimolo
per gli esercenti all'autocontrollo e ad intraprendere iniziative di
miglioramento.
L'Autorità intende aumentare il proprio impegno per
accelerare questo processo, sia attraverso interventi di regolazione della
qualità sia attraverso la comparazione e la verifica dei risultati raggiunti.
Grafico 1
Tabella 2
INTERRUZIONI DEL SERVIZIO ELETTRICO E LIVELLI DI SODDISFAZIONE
Livelli di soddisfazione (% di utenti molto o abbastanza soddisfatti) | Frequenza delle interruzioni (numero di interruzioni all'anno per utente) | Durata delle interruzioni (minuti persi all'anno per utente) |
|
Nord | 84% | 2,9 | 133 |
Centro | 70% | 6,0 | 245 |
Sud e Isole | 64% | 6,2 | 311 |
Italia | 75% | 4,7 | 219 |
Livelli di soddisfazione: indagine Autorità per l'energia (N=3499, gennaio
1998, rilevaz. Demoskopea)
Livelli di continuità: valori medi ponderati tra aree urbane e aree rurali.
Fonte Enel, 1997, utenti BT
Grafico 3
INTERRUZIONI DEL SERVIZIO ELETTRICO NELLE PRINCIPALI AREE METROPOLITANE
- | Frequenza delle interruzioni (1) |
Durataa delle interruzioni (2) |
|||
---|---|---|---|---|---|
CITTA' | Enel | Azienda elettrica locale | Enel | Azienda elettrica locale | Azienda elettrica Locale |
Torino | 2,0 | 1,2 | 54 | 35 | Aem Torino |
Milano | 1,5 | 1,0 | 72 | 37 | Aem Milano |
Genova | 2,0 | - | 99 | - | - |
Bologna | 1,0 | - | 36 | - | - |
Firenze | 2,4 | - | 107 | - | - |
Roma | 3,1 | 3,0 | 168 | 55 | Acea Roma |
Napoli | 2,9 | - | 137 | - | - |
Bari | 2,2 | - | 106 | - | - |
Palermo | 2,2 | - | 124 | - | - |
- numero di interruzioni all'anno per utente bassa tensione (1997)
- minuti persi all'anno per utente bassa tensione (1997)
Grafico 5
Tabella 6
RIMBORSI PER IL MANCATO RISPETTO DEGLI STANDARD DELLA CARTA DEI SERVIZI
Servizio elettrico | Servizio gas | ||||
---|---|---|---|---|---|
ESERCENTI | Numero di casi fuori standard | Rimborsi concessi | Numero di casi fuori standard | Rimborsi concessi | Tipo di rimborso |
Enel | 5.289 | 2 | - | - | Su richiesta |
Italgas | - | - | 1.002 | 1.002 | Automatico |
Aem Milano | 4 | 0 | 136 | 2 | Su richiesta |
Altri grandi esercenti | 513 | 1 | 9.569 | 76 | Su richiesta (tranne 2 az.gas) |
Medi esercenti | 293 | 18 | 3.172 | 26 | Su richiesta (tranne 4 aziende gas e 1 azienda elettrica) |
Piccoli esercenti | Nd | 14 | 386 | 131 | Su richiesta (tranne 6 aziende gas) |
Totale | 6.099 | 35 | 14.265 | 1.237 |