In relazione alla valutazione dell'impatto regolatorio, l'Autorità intende rafforzare l'attività di analisi ex ante, e di verifica ex post, di impatto della regolazione.
Sul fronte delle sanzioni e degli impegni, l'Autorità intende declinare più specificamente le modalità di determinazione delle sanzioni che quelle di commisurazione del costo degli impegni in rapporto alla gravità della violazione per cui si procede, ferma restando, ai sensi dell'art. 45, comma 3, del decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, la valutazione dell'utilità degli impegni al più efficace perseguimento degli interessi tutelati dalle norme o dai provvedimenti violati. Inoltre, nell'ambito degli impegni, l'Autorità intende tra l'altro valorizzare strumenti di conformità regolatoria in grado di sistematizzare una corretta e puntuale gestione degli adempimenti, attraverso la elaborazione di modelli standard da condividere con il soggetto proponente.
L'Autorità continuerà, altresì, a perseguire l'obiettivo di una gestione tempestiva dei procedimenti, in particolare di quelli di nuovo avvio.
Ai fini dell'individuazione degli ambiti di controllo l'Autorità, infine, intende progressivamente implementare una metodologia per l'analisi del rischio, basata sui principi di programmazione e di proporzionalità, vale a dire, attraverso la propedeutica valutazione del rischio connesso a una determinata attività e della probabilità che si verifichi un danno all'interesse pubblico tutelato e il relativo impatto.
Principali linee di intervento - Rafforzamento degli strumenti ex ante ed ex post di analisi e valutazione della regolazione, introducendo nuovi strumenti, anche semplificati, di controllo delle modalità di determinazione degli obiettivi dei provvedimenti e delle relative modalità di intervento per conseguirli. Al contempo, attraverso il ricorso alle best practice per la valutazione degli effetti della regolazione, saranno individuati gli strumenti per monitorare e comparare ex post gli impatti più significativi della regolazione.
- Modifiche del Regolamento sanzioni, in particolare per meglio specificare le modalità di quantificazione delle stesse, nonché le modalità di commisurazione del costo degli impegni in rapporto alla gravità della violazione per cui si procede, al fine di assicurare un'effettiva deterrenza secondo criteri sempre più trasparenti e obiettivi ferma restando, ai sensi dell'art. 45, comma 3, del decreto legislativo 1 giugno 2011, n. 93, la valutazione dell'utilità degli impegni al più efficace perseguimento degli interessi tutelati dalle norme o dai provvedimenti violati. Inoltre, nell'ambito degli impegni, l'Autorità intende tra l'altro valorizzare (fatto salvo quanto previsto dall'art. 17, comma 2, lett. e) del Regolamento Sanzioni e Impegni) strumenti di conformità regolatoria in grado di sistematizzare una corretta e puntuale gestione degli adempimenti, attraverso la elaborazione di modelli standard da condividere con il soggetto proponente.
- In tema di miglioramento dell'efficienza ed efficacia dell'azione di enforcement, l'Autorità intende predisporre un piano delle attività di enforcement maggiormente basato sulla trasparente indicazione dei criteri di scelta, nonché la classificazione dei rischi di violazione degli obblighi e dei relativi impatti, attraverso lo sviluppo contestuale di una metodologia di analisi che tenga conto delle specificità dei settori di competenza. A tal fine, sarà garantito il coordinamento degli interventi con altre Istituzioni per una razionalizzazione e semplificazione dei controlli sulle imprese, con l'obiettivo della massima efficacia.
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