Scheda tecnica
Metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio - Mti2
Consultazione 406/2015/R/idr
31 luglio 2015
Con il documento per la consultazione 406/2015/R/idr l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico illustra l'inquadramento generale e le linee di intervento relative al metodo tariffario idrico per il secondo periodo di regolazione.
In considerazione degli esiti correlati alle regolazione tariffaria degli anni 2014 e 2015, nonché dell'evoluzione normativa, l'Autorità è orientata a presentare un'ulteriore declinazione della regolazione applicabile. In particolare, il documento 406/2015/R/idr risponde alle seguenti finalità:
- rafforzare l'approccio asimmetrico e innovativo, attraverso una regolazione per schemi;
- favorire la progressiva applicazione delle previsioni del Decreto Sblocca Italia, con riferimento all'attivazione della gestione unica a livello di ambito territoriale ottimale;
- superare situazioni eccezionali di disequilibrio delle gestioni (con riferimento alle quali sono in fase di definizione misure urgenti e programmate di perequazione).
- Pertanto, tra gli obiettivi alla base dell'intervento dell'Autorità per il secondo periodo regolatorio si segnalano:
- promozione dell'efficienza (introduzione di misure specifiche sui costi operativi);
- razionalizzazione delle gestioni (sostenimento dei processi di aggregazione degli operatori per il raggiungimento di una dimensione industriale e finanziaria adeguata delle gestioni, tale da garantire idonei livelli di prestazione agli utenti);
- sostegno agli investimenti e garanzia dell'equilibrio economico-finanziario;
- convergenza tra le diverse aree del Paese.
Con riferimento all'ambito di applicazione della nuova metodologia tariffaria, nel documento, si distingue un ambito di applicazione verticale, relativo ai soggetti per i quali la nuova metodologia trova applicazione (tutti i soggetti che eserciscono un qualsiasi segmento del SII, tra cui anche i grossisti che eserciscono i servizi di captazione, adduzione e fornitura di acqua all'ingrosso), e un ambito di applicazione orizzontale, relativo all'applicazione delle nuova metodologia tariffaria sul territorio nazionale.
Il documento considera, quindi, il framework decisionale di ciascun soggetto competente (Ente di governo dell'ambito) alla predisposizione tariffaria, le cui scelte sono principalmente riconducibili a due aspetti :
- integrazione delle gestioni;
- richiesta di accesso alle misure perequative.
Conseguentemente a tali scelte, l'Autorità intende prevedere che le regole tariffarie siano riconducibili ai seguenti sistemi:
- matrice di schemi regolatori (quando non è richiesta perequazione - o quando questa non venga concessa - e quando si sia in possesso di tutti i dati necessari alla valorizzazione delle componenti di costo), con durata quadriennale;
- condizioni specifiche di regolazione (a fronte di accesso a misure di perequazione, in casi eccezionali e una volta accertata la presenza di condizioni di disequilibrio delle gestioni in questione), con durata variabile a seconda delle condizioni (che verranno declinate puntualmente tramite singole deliberazioni);
- schema regolatorio virtuale (quando vi sono casi di aggregazione di gestioni interessate nel primo periodo regolatorio da determinazioni tariffarie d'ufficio e non vi siano misure di perequazione), con durata limitata al tempo necessario per la corretta valorizzazione delle principali componenti di costo.
Nel nuovo metodo l'Autorità è orientata alla conferma dell'impostazione fondata su di una matrice di schemi regolatori, estendendo ed integrando la matrice attualmente vigente al fine di tenere conto di alcuni fattori aggiuntivi.
La principale modifica che l'Autorità intende introdurre riguarda le colonne della matrice, ovvero le condizionalità riferite alla componente Opex (costi operativi), prevedendo un fattore di ripartizione tra gestore e consumatori (sharing) da applicare al limite di prezzo, tenendo in considerazione:
- il valore pro capite della componente Opex;
- la presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività assegnate al gestore, per tenere conto dei processi di integrazione eventualmente in corso.
Per quanto riguarda le gestioni interessate da consistenti modifiche nel perimetro dell'attività svolta (ad esempio, in attuazione delle nuove previsioni per la gestione unica d'ambito recate dal Decreto Sblocca Italia), ovvero interessate dalla previsione di nuovi obiettivi specifici (anche in applicazione della disciplina sulla qualità contrattuale del servizio in fase di definizione), al fine di preservare l'efficacia della regolazione proposta, si prospettano, tra le ipotesi che si potrebbero presentare, due soluzioni alternative:
- possibilità di applicazione simultanea di più schemi regolatori alla medesima gestione (permettendo di applicare uno schema differente per la parte di gestione risultante dal processo di riorganizzazione);
- possibilità di applicazione di un unico schema ad ogni singola gestione (permettendo di adeguare la regola applicabile all'entità della riorganizzazione o della aggregazione effettuata).
Si rinvia ad un successivo Documento per la consultazione la descrizione analitica delle modalità di calcolo delle componenti di costo ammissibili e del fattore di sharing pertinente a ciascuno degli schemi individuati nell'ambito della matrice, nonché la definizione degli ulteriori aspetti tariffari (tra cui l'esplicitazione dei costi ambientali e della risorsa, l'individuazione dei parametri macroeconomici di riferimento e dei parametri legati ai fattori di ripartizione dei rischi nell'ambito della regolazione del settore idrico).
I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni entro il 21 settembre 2015.
La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.