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Scheda tecnica

Indicatori interruzioni 2013

Indicatori di continuità del servizio relativi alle interruzioni lunghe, brevi e transitorie - anno 2013

23 gennaio 2015

L'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha pubblicato le tabelle relative agli indicatori di continuità del servizio di distribuzione dell'energia elettrica relativi alle interruzioni lunghe (superiori a 3 minuti), brevi (da 1 secondo a 3 minuti) e transitorie (inferiori ad 1 secondo) per l'anno 2013, così come disposto dal Testo integrato della qualità dei servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per il periodo di regolazione 2012-2015 (TIQE). Tali indicatori sono comunicati all'Autorità dalle imprese distributrici, e da questa sottoposti a controlli secondo un programma annuale di verifiche ispettive, nell'ambito della regolazione incentivante basata su premi e penalità[1].

Per gli utenti in bassa tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 5.000 utenti e considerano le interruzioni (lunghe, brevi e transitorie) avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto ad esclusione delle interruzioni attribuite a forza maggiore.

Nelle tabelle 1, 2 e 3 le imprese distributrici sono ordinate in base al numero medio di interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.

Nelle tabelle 4, 5 e 6 le imprese distributrici sono ordinate in base alla durata complessiva (minuti persi) delle interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.
Da tali tabelle risulta che:

  • Per gli oltre 10 milioni di clienti che vivono nei comuni con oltre  50.000 abitanti il 67% subisce mediamente meno di 3 interruzioni (lunghe o brevi o transitorie), il 19% da 3 a 6 interruzioni e il restante 14% oltre 6 interruzioni, valori che si confermano sostanzialmente stabliti rispetto a quanto registrato nel 2012. Per quanto riguarda la durata delle interruzioni, circa il 40% dei clienti ha avuto in media disservizi complessivamente inferiori a 25 minuti, mentre il restante 60% ha subito interruzioni dai 25 a 50 minuti; rispetto al 2012 la percentuale di clienti che ha subito interruzioni oltre ai 50 minuti è scesa dal 12% allo 0.3%.
  • Per i quasi 18 milioni di utenze situate nei comuni di media grandezza, con oltre 5.000 fino a 50.000 abitanti, il 16% delle utenze subisce mediamente meno di 3 interruzioni nell'anno, il 31% da 3 a 6 interruzioni, il restante 53% oltre 6 interruzioni. Per quanto riguarda la durata, quasi il 24% delle utenze subisce interruzioni per oltre 50 minuti e circa il 52% dai 25 ai 50 minuti. Solo il 24% dei consumatori ha interruzioni per meno di 25 minuti.
  • Sempre per quanto riguarda le interruzioni, nei comuni più piccoli sotto i 5.000 abitanti, su oltre 8,5 milioni di utenze, il 78% subisce oltre 6 interruzioni in un anno; il 21% da tre a sei interruzioni, e la percentuale di clienti che ha avuto mediamente meno di 3 interruzioni è di poco inferiore del 1%. Quanto alla durata delle interruzioni, il 2% circa delle utenze in media ha perso meno di 25 minuti, il 46% da 25 a 50 minuti, il restante 52% oltre i 50 minuti.
  • In generale, considerando la ripartizione geografica, i clienti che hanno subito il numero minore di disservizi sono concentrati nel Nord Italia per tutte e tre le fasce di raggruppamento della popolazione considerate, mentre gli utenti che hanno avuto il numero maggiore di disservizi si collocano principalmente nelle regioni del Centro-Sud.

Per gli utenti in media tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 25 utenti e considerano le interruzioni avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto di responsabilità dell'impresa distributrice.

Nella tabella 7 le imprese distributrici sono ordinate in base alla percentuale di utenze in media tensione per le quali sono rispettati gli standard di continuità definiti dall'Autorità per le interruzioni lunghe e brevi o le soglie di continuità per le interruzioni transitorie.
In particolare, in ben 15 province, concentrate esclusivamente nel Nord Italia - fanno eccezione la provincia di Isernia nel Sud Italia e le provincie di Ancona e Macerata nel Centro Italia - il 100% dei clienti serviti ha subito un numero di interruzioni lunghe e brevi inferiore agli standard definiti dall'Autorità; in 15 Province - concentrate esclusivamente al Sud e nelle isole, con l'eccezione di un distributore che serve la Provincia di Trento - la percentuale di utenti che hanno subito interruzioni al di sopra degli standard definiti dall'Autorità è al di sotto del 75%.
Per quanto riguarda le interruzioni transitorie, sono 15 le provincie, concentrate esclusivamente al Nord,  che hanno assicurato alla totalità dei propri utenti un numero di interruzione al di sotto della soglia stabilita dal Regolatore; sono invece 25 le province, concentrate nella zona Centro-Sud ad eccezione di un distributore della provincia di Rovigo, in cui la percentuale degli utenti con un numero di interruzioni transitorie al di sopra della soglia è inferiore al 75%.   

(*) La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.



[1] Recentemente è stata pubblicata la deliberazione 547/2014/R/eel che ha determinato i premi e le penalità per l'anno 2013.