Scheda tecnica
Indicatore interruzioni 2014
Terza pubblicazione comparativa degli indicatori di numero e durata delle interruzioni sulle reti di distribuzione dell’energia elettrica, anno 2014
11 febbraio 2016
Scheda in formato pdf
L'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico ha pubblicato le tabelle relative agli indicatori di continuità del servizio di distribuzione dell'energia elettrica relativi alle interruzioni lunghe (superiori a 3 minuti), brevi (da 1 secondo a 3 minuti) e transitorie (inferiori ad 1 secondo) per l'anno 2014, così come disposto dal Testo integrato della qualità dei servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica per il periodo di regolazione 2012-2015 (TIQE). Tali indicatori sono comunicati all'Autorità dalle imprese distributrici, e da questa sottoposti a controlli secondo un programma annuale di verifiche ispettive, nell'ambito della regolazione incentivante basata su premi e penalità[1].
Per gli utenti in bassa tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 5.000 utenti e considerano le interruzioni (lunghe, brevi e transitorie) avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto ad esclusione delle interruzioni attribuite a forza maggiore.
Nelle tabelle 1, 2 e 3 le imprese distributrici sono ordinate in base al numero medio di interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.
Nelle tabelle 4, 5 e 6 le imprese distributrici sono ordinate in base alla durata complessiva (minuti persi) delle interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.
Da tali tabelle risulta che:
- Per gli oltre 10 milioni di clienti che vivono nei comuni con oltre 50.000 abitanti il 66% subisce mediamente meno di 3 interruzioni (lunghe o brevi o transitorie), il 23% da 3 a 6 interruzioni e il restante 11% oltre 6 interruzioni. Rispetto al 2013 si registra un miglioramento complessivo; tali valori, infatti, erano rispettivamente 67%, 19% e 14%. Per quanto riguarda la durata delle interruzioni, circa il 54% dei clienti ha avuto in media disservizi complessivamente inferiori a 25 minuti, il 46% ha subito interruzioni dai 25 a 50 minuti e nessun cliente ha subito più di 50 minuti. Rispetto al 2013 si evidenzia un miglioramento consistente: tali valori, infatti, erano rispettivamente 40% e 60%.
- Per gli oltre 18 milioni di utenze situate nei comuni di media grandezza, con oltre 5.000 fino a 50.000 abitanti, il 16% delle utenze subisce mediamente meno di 3 interruzioni nell'anno, il 26% da 3 a 6 interruzioni, il restante 58% oltre 6 interruzioni. Per questa tipologia di comuni, si registra un lieve peggioramento rispetto al 2013, anno in cui tali valori erano rispettivamente 16%, 31% e 53%. Per quanto riguarda la durata, il 21% delle utenze subisce interruzioni per oltre 50 minuti (erano 24% nel 2013) e il 61% dai 25 ai 50 minuti (il 52 % del 2013). Solo il 18% dei consumatori ha interruzioni per meno di 25 minuti, in calo rispetto alla percentuale del 24% riportata nel 2013. Anche in questo caso, dunque, si registra un lieve peggioramento rispetto alla precedente rilevazione.
- Sempre per quanto riguarda le interruzioni, nei comuni più piccoli sotto i 5.000 abitanti, su oltre 8,5 milioni di utenze, il 78% subisce oltre 6 interruzioni in un anno; il 22% da tre a sei interruzioni, e la percentuale di clienti che ha avuto mediamente meno di 3 interruzioni è inferiore all' 1%; valori che si confermano stabili rispetto a quanto registrato nel 2013. Quanto alla durata delle interruzioni, meno dell' 1% delle utenze in media ha perso meno di 25 minuti, il 59% da 25 a 50 minuti, il restante 41% oltre i 50 minuti; tali valori, che si assestavano rispettivamente al 2%, 46% e 52% nel 2013, fanno registrare un lieve miglioramento rispetto al precedente anno di rilevazione.
- In generale, considerando la ripartizione geografica, anche nel 2014 i clienti che hanno subito il numero minore di disservizi sono concentrati nel Nord Italia, mentre gli utenti che hanno avuto il numero maggiore di disservizi si collocano principalmente nelle regioni del Centro-Sud.
Per gli utenti in media tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 25 utenti e considerano le interruzioni avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto di responsabilità dell'impresa distributrice.
Nella tabella 7 le imprese distributrici sono ordinate in base alla percentuale di utenze in media tensione per le quali sono rispettati gli standard di continuità definiti dall'Autorità per le interruzioni lunghe e brevi o le soglie di continuità per le interruzioni transitorie.
In particolare, in ben 21 province (3 in più rispetto al 2013), concentrate esclusivamente nel Nord Italia, - fanno eccezione la provincia di Campobasso e Isernia nel Sud Italia e le provincie di Firenze, Macerata e Pistoia nel Centro Italia - il 100% dei clienti serviti ha subito un numero di interruzioni lunghe e brevi inferiore agli standard definiti dall'Autorità; in 14 Province - concentrate esclusivamente al Sud e nelle isole, con l'eccezione di un distributore che serve la Provincia di Trento - la percentuale di utenti che hanno subito interruzioni al di sopra degli standard definiti dall'Autorità è al di sotto del 75%. Per un distributore che serve la provincia di Barletta-Andria-Trani tale percentuale è poco sopra al 2%.
Per quanto riguarda le interruzioni transitorie, sono 17 le provincie (2 in più rispetto al 2013), concentrate esclusivamente al Nord, che hanno assicurato alla totalità dei propri utenti un numero di interruzione al di sotto della soglia identificata dal Regolatore; sono invece 29 le province, concentrate nella zona Centro-Sud ad eccezione di un distributore della provincia di Rovigo, in cui la percentuale degli utenti con un numero di interruzioni transitorie al di sopra della soglia è inferiore al 75%. Per un distributore che serve la provincia di Barletta-Andria-Trani tale percentuale è poco sopra al 23%.
La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.
[1] Recentemente è stata pubblicata la deliberazione 534/2015/R/eel che ha determinato i premi e le penalità per l'anno 2014.