Comunicato stampa
Aggiornamento bimestrale marzo-aprile 2000: In aumento la tariffa del gas Variazione minima per la tariffa elettrica con la riduzione dell'onere nucleare
Roma, 25 febbraio 2000
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha
deliberato l'aggiornamento bimestrale delle tariffe del gas metano e dell'elettricità
per il bimestre marzo-aprile 2000, adeguandole all'andamento al rialzo dei
prezzi internazionali dei combustibili e del dollaro nei confronti dell'euro.
L'Autorità ha anche deliberato la riduzione della voce tariffaria relativa al
rimborso dell'onere nucleare che compensa quasi completamente l'aumento
della tariffa elettrica. Le delibere, di prossima pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale, sono disponibili sul sito internet dell'Autorità
(www.autorita.energia.it)
Tariffa gas metano. L'adeguamento comporta un aumento
medio nazionale del 3,3 per cento pari ad un aumento di 34,2 lire per metro cubo
comprese le tasse. Per la famiglia tipo, con consumi mensili di 116 metri cubi
(1.400 metri cubi l'anno), l'aumento è di circa 4000 lire al mese (48 mila
lire all'anno).
Il rimborso riconosciuto agli operatori per gli
approvvigionamenti della materia prima (gas metano nazionale e internazionale)
è stato determinato in 208,8. lire per metro cubo. A vantaggio dei consumatori
permane la riduzione permanente di 23,7 lire della voce di tariffa relativa alle
attività di trasporto del gas in alta pressione in vigore dallo scorso 1
gennaio.
Tariffa elettrica. L'Autorità ha deliberato un aumento
della tariffa elettrica media nazionale dello 0,9 per cento, pari a circa 1,6
lire per kWh al netto delle tasse. Per la famiglia residente con una potenza di
3 kW e consumi fino a 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza
dell'utenza domestica, si ha un aumento pari a circa 100 lire a bimestre come
conseguenza dei nuovi criteri tariffari adottati dall'Autorità.
L'Autorità ha anche deliberato la riduzione dell'onere
nucleare da 3,6 a 0,6 lire per kWh. La riduzione compensa quasi completamente l'aumento
del 2,6 per cento dovuto al rialzo dei prezzi del petrolio, che trascina i
combustibili utilizzati nella produzione di elettricità, e al deprezzamento
dell'euro rispetto al dollaro.
La riduzione dell'onere nucleare è stata possibile perché
si è completato il rimborso destinato a Enel e alle imprese produttrici per il
maggior onere determinato dalla anticipata chiusura delle centrali nucleari,
pari a circa 15.000 miliardi di lire. Il nuovo importo di 0,6 lire per kWh è
destinato a finanziare le future attività di smantellamento delle centrali e di
messa in sicurezza del combustibile nucleare.